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La negoziazione familiare, il diritto mite e il buon utilizzo della mediazione familiare

La buona comunicazione in coppia e in famiglia è unelemento fondamentale. Quando tra i partner c’è un’intesa perfetta e una comunicazione efficace sia a parole che a gesti, anche i problemi più pesanti si ridimensionano e si riesce più facilmente a trovare soluzioni condivise ed accordi più duraturi nel tempo.

Per favorire la buona comunicazione in coppia ed in famiglia si può ricorrere all’utilizzo della mediazione familiare.

Alla domanda cosa sia la mediazione familiare ed in cosa consista non è facile rispondere senza rischiare di semplificarla: è la componente di numerose branche dalla psicologia, alla sociologia, alla pedagogia, al diritto mite, e porta nella loro interazione a risolvere i problemi di negoziazione familiare. Ed è proprio il diritto mite a rappresentare il fondamento della mediazione familiare, il richiamo alla giurisprudenza, ovvero alla distinzione tra scienza iuris e iuris prudentia. Laddove la prima rappresenta la logica formale, la razionalità del aut-aut, l’altra, invece, del win-win, la prudenza del diritto, la ragionevolezza, la potenza del diritto nelle sue varie sfumature che si apre a più alternative possibili della vita reale.  

La mediazione familiare può essere intesa come un percorso di aiuto alla famiglia, al fine di consentire alle coppie che scelgono di porre fine al proprio vincolo matrimoniale o alla loro relazione di raggiungere, in prima persona, gli accordi di separazione e di essere artefici della riorganizzazione familiare che andrà a regolare la vita futura loro e dei loro figli. Si cessa di essere coniugi e si rimane per sempre genitori: in questa nuova visione va riorganizzata la vita della famiglia in crisi.